Nel decreto Salva-Italia (decreto-legge n. 201 del 2011) il Governo Monti ha inserito una norma in base alla quale le opere di urbanizzazione primaria (strade, fognature, etc.) di importo inferiore a 5 milioni di euro sono realizzate direttamente dal titolare del permesso di costruire e senza l’obbligo di applicare il Codice dei Contratti. Per “salvare” l’Italia il professor Monti e le forze parlamentari che lo sostenevano, quasi unanimemente, hanno ritenuto necessario aggiungere ai tristemente noti sistemi commissariali per la realizzazione delle cd grandi opere un altro meccanismo derogatorio che riguarda la realizzazione delle opere pubbliche destinate a servire le abitazioni, le strutture commerciali e direzionali costruite in questi anni. Si tratta di una norma che consente di realizzare opere pubbliche (tali sono le opere di urbanizzazione che vengono successivamente cedute ai Comuni) con soldi pubblici (tali vanno considerati i cosiddetti oneri concessori a detrazione parziale o integrale dei quali i costruttori eseguono le opere di urbanizzazione primaria).
Uno dei molti annunci di Renzi e dei suoi ministri riguarda il recepimento delle direttive comunitarie in materia di contratti pubblici e la riscrittura della normativa degli appalti con l’intento dichiarato – tutto da verificare – di stabilire l’obbligo del ricorso generalizzato alle gare ad evidenza pubblica, ammettendo deroghe limitate a soli pochi casi. Anche per mettere alla prova questo annuncio, con l’interrogazione a mia prima firma, il m5s sottopone all’attenzione del Governo la necessità che nell’ambito della riforma annunciata si cancelli questa norma, della quale l’Autorità di Vigilanza sui Contratti Pubblici ha censurato l’eccessiva ampiezza della portata derogatoria e la Commissione Europea la scarsa chiarezza del testo normativo. Ad agosto, il Governo ha accolto un ordine del giorno con il quale si è impegnato a valutare l’opportunità di rivedere questa norma rimuovendo il meccanismo derogatorio previsto, e prevedendo – anche per quanto concerne la realizzazione delle opere di urbanizzazione a scomputo – l’obbligo di ricorrere a gare ad evidenza pubblica e di applicare integralmente le norme vigenti in materia di esecuzione dei contratti aventi come oggetto la realizzazione di opere pubbliche. É ora che – rispondendo all’interrogazione – il Ministro Lupi ci faccia sapere a quale conclusioni è giunto.
Interrogazione n. 5/03510 opere urbanizzazione sotto soglia deroga_codice appalti