Seguiamo da anni la vicenda del piano regionale rifiuti.
Un piano redatto durante l’emergenza rifiuti e in buona parte mai attuato e rispettato.
Un piano finito in procedura di indagine una prima volta per la mancanza di una procedura di valutazione ambientale strategica (terminata quando il piano era già scaduto da 5 mesi).
Un piano finito in una successiva procedura di infrazione da parte della Commissione Europea per il suo mancato aggiornamento, a seguito delle nostre denunce.
Ora vogliono farci credere che con una mera delibera di giunta e con qualche taglio nel progetto predisposto da un professionista incaricato dell’aggiornamento, possiamo andare avanti per altri 4-6 anni, con la sola proposta di costruire inceneritori e di portare i rifiuti all’estero.
Il piano di rifiuti, come prescrive la legge, va dibattuto e deve prevedere la partecipazione di cittadini e altre amministrazioni pubbliche. Il piano rifiuti va sottoposto a valutazione ambientale strategica, specie se dentro lo stesso sono previsti gli inceneritori.
Se non dovessero rispondere depositeremo gli atti in Procura per rifiuto di atti d’ufficio.
Qui è scaricabile la diffida.