In seguito ad una delibera del consiglio di amministrazione della RAP, la partecipata che si occupa della gestione rifiuti nel Comune di Palermo, risulta evidente come il management di questa azienda dimostri di non aver intenzione di attivare la linea compost di qualità del TMB di Bellolampo, preferendo invece spendere 900 mila euro, oltre i costi di trasporto per il conferimento dell’organico da RD presso l’impianto di compostaggio di Marsala, con costi compresi tra gli 80 e 100 euro a tonnellata, esclusi anche qui quelli di trasporto.
L’impianto di Bellolampo è collaudato, ma a causa della scarsa raccolta differenziata nel Comune di Palermo, al di sotto del 20 per cento, si preferisce utilizzare le 4 celle destinate al compost di qualità per l’inadeguata (poiché non viene lasciato a maturare per 28 gg) maturazione dell’organico (di pessima qualità).
Questa vicenda è emblematica perché rispecchia la pessima situazione in cui versa la gestione del ciclo dei rifiuti, a Palermo e in tutta la Sicilia.
L’inefficienza e l’incompetenza, dimostrate ampiamente dalla Regione di Crocetta e dal Comune di Orlando, si traducono infatti per i cittadini in un danno erariale ingente, che in questo caso sfiora il milione di euro, ovvero soldi che potrebbero essere spesi per migliorare il servizio offerto ai cittadini stessi, la cui qualità è pessima, come si può dedurre dalla quotidiana lettura delle cronache locali, che a Palermo parlano spesso di strade piene di immondizia, incendi e danneggiamenti ai mezzi per la raccolta, ai cassonetti, agli impianti.