Ho sempre avuto molta fiducia nel lavoro della Corte dei conti, proprio per questo negli anni ho presentato diversi esposti. Uno di questi sta andando avanti con successo, infatti ieri è stata resa pubblica la notizia secondo cui la Procura regionale siciliana della Corte dei conti ha notificato un “invito a dedurre” al presidente della Regione Rosario Crocetta, al sindaco di Palermo Leoluca Orlando e ai rispettivi predecessori Raffaele Lombardo e Diego Cammarata.
L’esposto riguarda il danno erariale conseguente ai maggiori costi sostenuti per il conferimento in discarica di materiale che avrebbero dovuto essere oggetto di raccolta differenziata secondo gli obiettivi stabiliti dall’articolo 205 del D.lgs 152/2006. Secondo dati Istat, a Palermo la differenziata si sarebbe attestata al 6,2 per cento nel 2003, per arrivare al 10,2 per cento del 2012, molto al di sotto dagli obiettivi stabiliti dalla normativa vigente in materia di riciclo dei rifiuti solidi urbani. La raccolta fissata per legge prevedeva, infatti, per ogni ambito territoriale ottimale,percentuali che partivano dal 35 per cento per gli anni dal 2003 al 2006, fino al 65 per cento del 2012.
Nel caso dell’amministrazione comunale, la Procura contabile parla di “grave e costante violazione di legge verificatasi per anni nello svolgimento di un servizio cruciale del Comune, quale è la raccolta differenziata dei rifiuti, di cui Sindaci e Assessori competenti non potevano disinteressarsi, in quanto direttamente responsabili della speciale cura dell’essenziale bene pubblico dell’igiene urbana”.
Non solo. In un altro passaggio, molto duro, il Procuratore contesta la “colpa grave” ai rappresentanti di Regione e Comune, per “l’inescusabile inerzia, trascuratezza, negligenza e imperizia dimostrate sia dai Responsabili della gestione commissariale sia dagli Amministratori comunali competenti nel mancato assolvimento dei propri compiti, con gravi violazioni di precise disposizioni comunitarie e nazionali”.
Durante la mia attività parlamentare, come già ricordato, ho depositato anche altre denunce presso la Magistratura contabile. Giova ricordarne due: la prima relativa al danno erariale conseguente alla condanna da parte della Corte di giustizia dell’Unione europea per le discariche abusive ubicate in Italia (fino ad oggi per questa sentenza il nostro Paese ha versato alla Commissione europea un totale di circa 162 milioni di euro); la seconda inerente al danno erariale conseguente ad un’altra sentenza della CGUE quella per la cattiva gestione dei rifiuti in Campania (fino ad oggi per questa sentenza il nostro Paese ha versato alla Commissione europea un totale di circa 110 milioni di euro).
Appare chiaro come, anche su queste due faccende, le responsabilità della politica siano enormi, quindi voglio sperare che la Corte dei conti vada avanti. Come detto mille volte non è giusto che paghino gli ignari cittadini, devono invece farlo gli amministratori inadempienti.