L’Ars ancora una volta all’unanimità dalla parte dell’abusivismo edilizio. Ecco la maxi sanatoria impugnata dal governo

  • 8 novembre 2017
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Nella mia attività parlamentare ho contrastato il fenomeno dell’abusivismo edilizio con tutti i mezzi a mia disposizione, ad esempio gli emendamenti fatti alla legge Falanga o l’ultimo caso della leggina regionale , con interrogazione parlamentare e interpellanza urgente. http://www.claudiamannino.com/…/la-leggina-ingolfare-le-pr…/ Sia nel caso della leggina che in quello del maxi condono approvato l’anno scorso l’Ars ha approvato all’unanimità queste norme scellerate. CHI DOVEVA FARE OPPOSIZIONE NON L’HA FATTA. Perché non l’ha fatta? La risposta è ovvia…ma siccome si deve seguire ciò che scrivono i giornali…la notizia di oggi è l’ennesimo arresto di un deputato regionale.

Gli organi di informazione danno notizia dell’ennesima mano tesa agli abusivi da parte dell’Assemblea Regionale Siciliana. Oggi è stata ufficializzata l’impugnazione di fronte alla Corte Costituzionale di alcune norme della Legge regionale 16/2016, che riguardava il recepimento del Testo unico per l’edilizia. Un altro voto agostano, in periodo balneare, come poi ripetutosi un anno dopo con la “leggina” che blocca l’invio dei commissari ad acta per le demolizioni, e che invece questo governo ha scelleratamente deciso di non impugnare. Solo Oscar Giannino aveva denunciato questo scandalo nel 2016. http://bit.ly/2hU1P1j

Una delle norme impugnate è di una gravità assoluta, perché sana l’abuso automaticamente se il comune non risponde alla domanda di sanatoria entro 90 giorni. Se si considera la quantità enorme di richieste in Sicilia, circa 800.000 allo stato attuale, è praticamente impossibile che i comuni riescano a rispettare questo termine, dando così luogo ad una maxi-sanatoria.

L’Ars ha provato più volte ad approvare sanatorie edilizie in questa legislatura, anche riguardanti le coste. Una specie di missione quella di agevolare l’abusivismo da parte dei deputati regionali, con profondo disprezzo per il territorio e a caccia di consenso sul territorio. Il tentativo precedente fu dello scorso aprile, con la norma del deputato Fazio, prima presentata e poi ritirata. Ma un altro dato sconcertante è che contro questi tentativi nell’ultimo anno all’Ars non si è registrata opposizione, tutti favorevoli tranne uno in questo caso, e tutti favorevoli senza alcuna eccezione nel caso della leggina. In questo caso però si è esagerato, se si considerano le potenzialità di una norma simile, che potrebbe arrivare a sanare 2 milioni di metri cubi di cemento selvaggio.

Anche il parlamento nazionale ha scelto di non scegliere sull’abusivismo edilizio, infossando la legge Falanga e quindi non cambiando nulla rispetto allo status quo. Il quadro è insomma davvero preoccupante se si tiene conto che anche la Regione Campania ha prodotto una legge impugnata dal Governo in Consulta. Sicurezza, benessere del territorio, legalità, sono tanti gli aspetti che concorrono quando si affronta il fenomeno dell’abusivismo edilizio. Sono aspetti fondamentali, la politica deve cambiare rotta su questo tema al più presto, è una questione urgente sulla quale bisogna dare segnali precisi, senza ambiguità, segnali che purtroppo non arrivano di questi tempi.

 

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