La visita della Commissione Cultura a Palermo (10-11novembre 2017). Alcune considerazioni

  • 13 novembre 2017
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Ho accompagnato la Commissione Cultura della Camera dei Deputati in missione a Palermo per due giorni. La Commissione ha visitato il capoluogo siciliano con lo scopo di conoscere le manifestazioni che Palermo ospita ed ospiterà come Capitale della Cultura 2018, Manifesta 12, Città dei giovani 2017 . I membri della commissione sono stati circondati da una cultura immateriale che si vede, si respira, si vive nei cittadini, nei monumenti, nei giardini, nel mare, nel cibo e nel sole ci ha accolto.

La visita è iniziata al Teatro Garibaldi a Piazza Kalsa, ed è proseguita con il Museo Internazinazione delle Marionette Pasqualino (http://www.museodellemarionette.it/index.php?lang=it ). La tradizione dei pupi siciliani è dal 2001 patrimonio orale e immateriale UNESCO, e il Museo Pasqualino si occupa di diffonderla, studiarla e conservarla costantemente anche con attività di restauro e ricerca dei pupi stessi. Un patrimonio che dobbiamo salvaguardare e diffondere…il primo passo? Venire a vedere gli spettacoli di tutti i tipi di marionette che possono entrare in una scena…LA NOSTRA SCENA, la nostra vita! E poi mi chiedo…ma la RAI non dovrebbe/potrebbe valorizzare questo patrimonio in uno dei suoi tanti canali?

Poi la Commissione ha visitato la Biblioteca Comunale di Palermo e qui incontrato l’amministrazione e tutte realtà culturali che stanno collaborando con i palermitani. Un problema di tutti: arrivare a palermo in aereo, treno o nave è un’IMPRESA FARAONICA! Siamo proprio sicuri che all’interno del PATTO PER IL SUD realizzare le nuove linee del tram in città sia lo strumento necessario per completare il progetto culturale e turistico su cui con tante energie si sta lavorando? Io credo che le priorità siano decisamente altre: pullman più piccoli e magari elettrici che entrino nel centro storico, sistemi di mobilità che incentivino i cittadini all’abbandono di auto private, usare il porto di Palermo per i turisti e quello di Termini Imerese per le merci, completare il raddoppio ferroviario, gestione e riduzione dei rifiuti, ecc ecc.

La seconda giornata è cominciata con la visita al Museo Archeologico Regionale Salinas, un tesoro che si sta anche ampliando seguendo il modello dei più bei musei archeologici. Un museo che si è arricchito per volontà di viaggiatori, che nel mondo hanno conosciuto meravigli, oggi visibili in queste splendide esposizioni.

La tappa successiva si è svolta presso i Cantieri Culturali della Zisa. Un posto sempre stupendo, affascinate ed accogliente. Questi luoghi hanno una storia fortemente legata non solo alla città e alla Sicilia ma anche all’intero paese. In questi spazi si sono stati prodotti gli aerei della seconda guerra mondiale. La Ducrot, con le lavorazioni in legno, ha realizzato arredi (tra cui quelli di Montecitorio) ed allestimenti (per navi e residenze) e tanto altro. Oggi ospita una varietà di spazi espositivi, associazioni ognuno con un carattere interessante e coinvolgente, che vi invito a visitare (scuole di teatro, scuola e sperimentazione del cinema, uno spazio espositivo di fotografia che verrà gestito dalla fotografa Letizia Battaglia, la liuteria) MA UNA DOMANDA ME LA PONGO: il passato di questi luoghi siamo sicuri che debba andare totalmente nel dimenticatoio? Qual’è la mission di questi spazi? La costante assegnazione diretta a tante realtà associative? oppure ci vuole un progetto, una visione che duri nel tempo?

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